Coronavirus: tirocini extracurriculari sospesi se le aziende chiudono temporaneamente

Con la sospensione dell’attività aziendale per via dell’emergenza da Coronavirus si è posta anche la questione relativa alla sorte dei tirocini extracurriculari in corso e alla possibilità di attivarne di nuovi. Le regioni, a cui spetta disciplinare la materia, hanno fornito indicazioni diverse, ma quasi tutte - pur sospendendo lo svolgimento dei tirocini extracurriculari in coincidenza con le chiusure aziendali - hanno ammesso modalità di svolgimento delle attività previste dal progetto formativo a distanza. Con una unica eccezione rappresentata dalla Regione Lazio, che ha escluso la possibilità di condurre il tirocinio in remoto o in modalità “agile”.  

Gentili Clienti,

I tirocini extracurriculari non costituiscono rapporto di lavoro e sono realizzati a favore di coloro che hanno completato il percorso formativo, neo-diplomati o neo-laureati, o che appartengono a fasce deboli, al fine di agevolare le scelte professionali attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro e la creazione di un’opportunità concreta per acquisire una specifica professionalità. Ma che fine fanno i tirocini extracurriculari in questo momento di emergenza epidemiologica da COVID-19? Di seguito analizziamo le indicazioni di prassi fornite dalla Regioni Lombardia riferite al periodo emergenziale.

Lombardia

La Lombardia in un primo momento aveva stabilito che, in linea generale, l’emergenza dovesse essere trattata come situazione transitoria. Pertanto:

  • in caso di chiusura temporanea dell’attività, il tirocinio poteva essere sospeso su iniziativa del soggetto ospitante
  • nel caso in cui non fosse attivata la sospensione delle attività, il soggetto ospitante poteva autorizzare il tirocinante a svolgere la propria attività in smart working, fornendo le attrezzature necessarie e il supporto telefonico/mail e assicurando il costante rapporto di tutoraggio a distanza. In tal caso, la nuova modalità di lavoro doveva essere definita fra le parti e sottoscritta come addendum al piano formativo e alla convenzione di tirocinio;
  • gli altri casi di assenza del tirocinante direttamente o indirettamente collegati all’emergenza sanitaria andavano gestiti, nell’ambito del progetto formativo, in analogia a quanto disposto dalle linee guida per i periodi di assenza causati da malattia lunga o infortunio.

Tuttavia la stessa Regione, con nota del 30 marzo 2020, è intervenuta in relazione alla sua precedente nota del 12 marzo per precisare che, in ottemperanza alle disposizioni del DPCM 10 marzo 2020, le Regioni hanno concordato di sospendere lo svolgimento dei tirocini extracurriculari.

Alla luce di quanto sopra non possono essere attivati nuovi tirocini extracurriculari di fino al permanere delle attuali restrizioni.

Tuttavia, laddove le specificità del soggetto ospitante - sia dal punto di vista della disponibilità di tecnologie telematiche, sia dal punto di vista dei contenuti del progetto formativo e, quindi delle attività oggetto del tirocinio stesso - consentano una modalità di svolgimento dello stesso mediante forme alternative alla presenza in azienda, le Regione concorda sulla possibilità di valorizzare la sperimentazione di tali modalità. I sistemi che saranno utilizzati in tali casi dovranno ad ogni modo garantire:

  • l’autenticazione dell'utente;
  • il tracciamento delle attività;
  • modalità di formazione a distanza e di tutoraggio che replichino, per quanto più possibile, la formazione on the job.

Alla luce di tale chiarimento, devono essere interpretate le indicazioni regionali con riferimento alle tre soluzioni possibili per la prosecuzione dei tirocini in essere.

 

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