Stabilimenti balneari e Spiagge libere: ecco le misure contenitive da adottare

Con l’approssimarsi della stagione estiva, la Fase 2 e il contrasto al contagio da Covid-19 non possono prescindere dalla considerazione della necessità di adottare specifiche misure all’interno degli stabilimenti balneari e sulle spiagge libere. Il nostro Paese è quasi interamente circondato dal mare, che rappresenta una delle principali attrazioni turistiche. Proprio a queste attività di prossima riapertura è stata dedicata l’attenzione del Comitato scientifico per l’emergenza istituito presso l’INAIL che, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), ha esaminato le criticità tipiche di questo settore e rimodulato le misure contenitive nella organizzazione del lavoro e nella gestione della clientela. Quali sono le regole da rispettare?

 Gentili Clienti,

Con l’avvicinarsi del termine per l’apertura delle ultime attività ancora in lookdown, verifichiamo quali saranno le misure cautelative che gli esercenti e i rispettivi clienti dovranno adottare. Dopo i ristoranti, esaminiamo ora gli STABILIMENTI BALNEARI E LE SPIAGGE LIBERE.

Il Comitato tecnico scientifico dell’INAIL ha emanato un apposito documento, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), istituito presso la Protezione Civile che contiene le modalità di rimodulazione delle misure contenitive alla luce delle specificità e delle modalità di organizzazione del lavoro di queste attività stagionali.

Si tratta in ogni caso di misure che, una volta adottate, produrranno risultati che saranno soggetti a verifica sulla sostenibilità̀ delle misure stesse e, se possibile, suscettibili di un ulteriore allentamento.

Le caratteristiche specifiche degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere, quali la fruizione da parte di un elevato numero di persone soprattutto nei weekend e nei mesi di alta stagione, nonché́ la molteplicità̀ di attività̀ che si possono svolgere sull’arenile (elioterapia, balneazione, ristorazione, attività̀ ludiche e sportive, etc.) pongono particolari criticità̀ in merito al contenimento dell’epidemia, collocando il settore della gestione degli stabilimenti balneari (codice ATECO 93.29.2) tra quelli a rischio di aggregazione medio-alto secondo la classificazione INAIL.

Il settore della balneazione in Italia

L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee, di cui 4.871 marine e 668 intere.

La regione con la maggiore popolazione litoranea è il Lazio (per la presenza del comune di Roma), seguita da Sicilia e Campania. Nel Mezzogiorno la popolazione residente rappresenta il 55,6% di tutta la popolazione litoranea. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono 52.619 le concessioni demaniali marittime, di cui 11.104 sono per stabilimenti balneari, 1.231 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici, mentre le restanti sono distribuite su vari utilizzi, da pesca e acquacoltura a diporto e produttivo.

In alcuni comuni si arriva addirittura al 90% di spiagge occupate da concessioni balneari.

Lo stabilimento balneare è preferito dalle famiglie del nord e delle grandi aree metropolitane, il cliente medio ha tra i 35 e i 54 anni. Ad aver usufruito meno degli stabilimenti balneari sono stati i giovanissimi e coloro che risiedono nelle regioni del Sud Italia.

I servizi più utilizzati da chi frequenta uno stabilimento balneare sono in prevalenza: sdraio, lettini e ombrelloni (94,8%), servizi igienici e docce (91,3%), servizi di ristorazione (90%), cabine (61,9%).

Misure organizzative

Sostenibilità̀, prevenzione dell’affollamento e mantenimento del distanziamento sociale devono essere i criteri guida di tutte le misure che saranno adottate nelle attività̀ balneari, sia in acqua che sull’arenile.

  1. Accesso: l’accesso allo stabilimento deve avvenire in maniera contingentata e su prenotazione, anche per fasce orarie, favorendo così un’agevole registrazione degli utenti, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi. I percorsi di entrata e uscita dovrebbero, ove possibile, essere differenziati prevedendo chiara segnaletica nell’orientamento dell’utenza.
  2. Pagamento dei servizi: al fine di evitare code o assembramenti alle casse, sarà̀ favorito l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso portali/app web in fase di prenotazione.
  3. Zona ombreggio e solarium: sulla battigia gli spazi devono essere adeguati a garantire agevole passaggio e distanziamento fra i bagnanti e i passanti e prevedendo percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione e minimizzando gli incontri fra gli utenti. Le postazioni da assegnare ai bagnanti vanno igienizzate prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura ad un altro utente anche nella stessa giornata e l’accompagnamento alla zona ombreggio da parte di personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare. Devono essere definite specifiche procedure da seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli utenti presenti nei locali dello stabilimento.
  4. Assistenti alla balneazione: occorre definire misure di distanziamento minime tra le attrezzature di spiaggia che possano essere di riferimento, fermo restando che deve in ogni caso essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Le distanze di riferimento sono così definite:

- 5 metri tra le file degli ombrelloni;

- 4,5 metri tra gli ombrelloni della stessa fila;

- 2 metri tra le attrezzature di ciascun ombrellone;

- le distanze interpersonali possono essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante.

Anche tra le attrezzature di spiaggia non allocate nel posto ombrellone, deve essere garantita la distanza minima di 2 metri l’una dall’altra.

 

E’ vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva prevedendo un’adeguata igienizzazione fra un utente e il successivo.

Sono altresì vietate:

- la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo (aree giochi, feste/eventi);

- le piscine all’interno dello stabilimento balneare.

La fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni.

Deve altresì essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze.

Le attività̀ svolte in mare aperto (ad es. wind-surf, attività subacquea, balneazione da natanti) non presentano a priori rischi significativi rispetto a COVID-19, fermo restando il mantenimento del distanziamento sociale (e delle operazioni di vestizione/svestizione nel caso di attività subacquea), nonché la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (es. erogatori subacquei, attrezzature quali boma e albero del windsurf, etc).

Misure igienico sanitarie

Gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento.

Devono essere installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente accessibili nelle diverse aree dello stabilimento e va garantita la pulizia regolare, almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni.

Anche la sanificazione delle attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (es., cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro, deve essere regolare e frequente.

I servizi igienici devono essere puliti più volte durante la giornata e disinfettai a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia.

Le docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.

Sicurezza dei lavoratori

In considerazione della tipologia di attività̀ è opportuno, oltre ad un’informazione di carattere generale sul rischio da SARS-CoV-2, impartire un’informativa più mirata, anche in collaborazione con le figure della prevenzione di cui al D. Lgs. 81/08 e s.m.i. con particolare riferimento a specifiche norme igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ove previsti, anche per quanto concerne la vestizione/svestizione.

Il Comitato tecnico ribadisce la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione idroalcolica.

Il personale eventualmente dedicato ad attività amministrative in presenza di spazi comuni è obbligato ad indossare la mascherina chirurgica anche in presenza delle barriere di separazione.

Il personale addetto alle attività di allestimento/rimozione di ombrelloni/sdraio/etc., deve utilizzare obbligatoriamente guanti in nitrile seguendo scrupolosamente le procedure di vestizione/svestizione ed attenersi scrupolosamente alle procedure per la corretta pulizia delle mani evitando il contatto diretto con le superfici dell’attrezzatura.

Nello svolgimento delle attività di primo soccorso, il bagnino deve attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian Resuscitation Council (IRC) nonché dall’European Resuscitation Council (ERC) nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare, riducendo i rischi per il soccorritore (nella valutazione del respiro e nell’esecuzione delle ventilazioni di soccorso), senza venire meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco.

Ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare (RCP) su un adulto è necessario diffondere le indicazioni fornite da ERC e IRC come di seguito riportato; si raccomanda di:

- valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività̀ respiratoria normale, senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità̀ riportate nelle linee guida.

- di utilizzare il DAE seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica;

- di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI);

- lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool, al termine delle operazioni.

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